“Arbitri d’amore” è, prima di tutto, una canzone d’amore in senso stretto, un elogio a un sentimento rassicurante che preserva un po’ bambini, proteggendoci dalle ansie del futuro e dai giudizi affrettati.
Sono proprio questi ultimi, potenzialmente pericolosi, a dare origine all’immagine dell’arbitro fischiante, una sorta di caricatura volta ad indicare chi si lancia in pareri approssimativi su questioni di cruciale importanza, siano queste il lavoro, le relazioni affettive, il modo di vivere la vita, tutto ciò che insomma coinvolge da vicino l’amore, nel senso più esteso del termine.
“Arbitri d’amore” stabilisce, in definitiva, un bisogno di privacy, la necessità di riacciuffare il nostro spazio personale, al fine di salvaguardare la “pace interiore” nel momento in cui, amando, diventiamo vulnerabili.
Mi stringi sicuro
Rifugio onesto nel buio
di colpo torno bambina,
sogno adulto di ogni mattina.
E portami a far l’amore col tuo dolore,
e donami un’emozione del tuo colore,
Tua per sempre, e fa niente,
se la gente non acconsente
Arbitri in un mondo che giudica sempre
Temo che ciò finisca
o che tu mi ferisca
per questo ti propongo
di guardarci nel profondo
per scoprir che fra noi è alta marea
io luna, tu sole in attrazione
Profondo e coinvolgente. Un progetto davvero unico e emozionante. Bravissima! Orgogliosa di te
Ieee grazie mille Pucia!!!! <3 troppo gentile, grazie di cuore davvero!! 😀