Ognuno, prima o poi, arriva a fare i conti con il suo grado di libertà, derivante dalle scelte che ha compiuto lungo il suo percorso di vita. In questa traccia parlo così della mia strada in particolare, della musica che amo ma che vincola, del mio pensiero personale sull’arte libera.
Sareste disposti a correre rischi, a mettere in discussione tutto, pur di essere liberi secondo ciò che per voi è “libertà”? Sapreste individuare gli elementi che non vi rendono tali?
“Musa, ma” è una delle tracce che più mi emozionano, poiché porta in scena l’inseguimento della libertà, concetto che mi affascina da sempre, forse in misura maggiore rispetto a quello di felicità, o di amore, cui si intreccia intricatamente. Quanto può essere difficoltoso essere davvero liberi, nel modo esatto in cui ce lo immaginiamo?
Un vento nella mia testa
canta una nota
allinea tutti i pensieri
in bella posa.
Ronzio che forma una rete,
scivolo insonne su questa parete,
e più sto ferma e più ho fame,
ma mordo la notte per non pensare
a questa strana presenza che,
mi disturba nella tua assenza
Musica, musa, ma
c’è sempre un ma, in ogni mia scelta libera,
Musica, sei musa ma
a volte fatico a trovare per tutto una rima
Ed io ti incontro da anni,
ma non so ancora se tu mi risparmi
sei corretta o sleale?
A volte guardi anche un po’ male,
mi prendi per le caviglie e poi,
punti anche l’arma del killer
una pistola sul cuore
ora un proiettile ed ora un fiore
Ma in fondo a modo mio
rischierei anch’io
e se sarà un addio
gli darò un senso solo mio